Bustine di zucchero vietate, le nuove regole Ue sui rifiuti da imballaggio e packaging | Sky TG24

2023-02-22 18:25:46 By : Ms. KARI POON

Si punta sul riuso e il “vuoto a rendere”per le bottiglie di plastica e le lattine in alluminio. L'obiettivo è quello di ridurre i rifiuti del 15% pro-capite per ogni Paese entro il 2040

La Commissione Ue lancia la rivoluzione del packaging e punta sul riuso e il “vuoto a rendere” per bottiglie di plastica e lattine in alluminio. Secondo la proposta di regolamento, entro il 2030 il 20% delle vendite di bevande take-away dovrà essere servito in imballaggi riutilizzabili o usando i contenitori dei clienti, per arrivare all'80% nel 2040. Vietate le confezioni monouso all'interno di bar e ristoranti e i flaconcini negli hotel. Prevista una quota obbligatoria di contenuto riciclato nei nuovi imballaggi di plastica.

I prodotti in plastica biodegradabile commercializzati in Ue, inoltre, dovranno avere un'etichetta per mostrare quanto tempo impiegheranno a biodegradarsi, in quali circostanze e in quale ambiente. E' una delle azioni indicate nella comunicazione della Commissione Ue sulla plastica “pulita” - a base biologica - per assicurare la sostenibilità ambientale dei materiali ed evitare pratiche sleali di marketing.

Gli imballaggi destinati al compostaggio industriale saranno consentiti solo per bustine di tè, cialde di caffè, adesivi per frutta e verdura e sacchetti di plastica molto leggeri. L'industria dell'imballaggio boccia, però, il piano di Bruxelles. "La proposta rischia di andare contro gli obiettivi del Green Deal compromettendo la funzionalità degli imballaggi nel proteggere i prodotti e prevenire i rifiuti", evidenzia l'organizzazione di categoria, Europen. La ricarica e il riutilizzo degli imballaggi, spiega, "dovrebbero essere valutati in base a criteri specifici relativi ai requisiti di igiene, salute e sicurezza alimentare".

L'XI rapporto sulla raccolta differenziata e il riciclo, presentato da Conai e Anci, presenta in numeri relativi al 2020. Veneto, Sardegna e Lombardia al top, mentre la Sicilia è in coda. Nel complesso, la percentuale di differenziata fa segnare un incremento del 10,3% rispetto al periodo 2016-2020. Nasce anche il portale Open, una mappa in tempo reale con tutti i dati

Anci e Conai hanno presentato “Open”, un portale con tutti i dati sulla raccolta differenziata in Italia: dal vetro alla carta, dalla plastica all'alluminio, fino all'acciaio, al legno e al compostabile; tutto in un unico 'contenitore' in grado di fornire una fotografia aggiornata dell'impegno dei Comuni nella raccolta differenziata, con tanto di corrispettivi economici a copertura dei maggiori oneri

Il portale è stato realizzato nell'ambito dell'Accordo 2020-2024, e presentato nella giornata di martedì 4 ottobre insieme all'XI rapporto sulla raccolta differenziata e il riciclo. "Puntiamo a rendere trasparenti e accessibili al pubblico - ha spiegato il presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco - tutte le informazioni relative alle raccolte differenziate e ai corrispettivi erogati dai Consorzi di filiera, coerentemente con le più moderne regolamentazioni sull'accesso universale alle informazioni ambientali"

In generale, da quanto emerge dallo studio, nel 2020 (anno a cui è riferito) sono state migliorate le performance di raccolta differenziata di quasi tutte le Regioni italiane, specie quelle del Sud, con un dato medio complessivo di circa il 63% di differenziata. Significativi avanzamenti anche per i quantitativi gestiti all'interno dell'accordo Anci-Conai, con quasi 7 milioni di tonnellate di imballaggi di carta, plastica, vetro, metalli e legno

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